Battig Rodolfo (1894 - 1937)

Già nel 1920 partì per Firenze e poi per Monaco, dove frequentò scuole di pittura e ambienti accademici, convinto che l'arte non fosse per autodidatti come lui, che fosse necessario apprenderne modi e stili.Tornato a Gorizia, "Melius" divenne amico di Sofronio Pocarini, che lo aiutò ad allestire una personale nel 1929. Ma non ebbe molto successo. Come ebbe a ricordare Biagio Marin, che lo conobbe, i suoi concittadini erano "persone troppo assennate" per apprezzarlo prima che un trionfo clamoroso lo imponesse alla loro ammirazione. Si trasferì allora a Parigi, dove soggiornò dal 1930 al 1935, con frequenti ritorni nella nostra città, necessari più per ritrovare il ricordo dei luoghi d'infanzia che per rimettersi dalle privazioni della vita da bohémien che conduceva. Dai contatti con le avanguardie parigine ricavò fiducia in se stesso, nella propria pittura spontanea e naïve, di un genere allora non apprezzato in Italia. Partecipò a numerose esposizioni, soprattutto all'estero: Parigi, Vienna, Monaco, Berlino, New York, Trieste. Nel 1935 si stabilì a Roma, dove espose alla Quadriennale; una sua opera fu acquistata dalla Galleria d'Arte Moderna. Era finalmente il successo del suo stile primitivo, temperato dalla tecnica minuziosa, ma sempre fantastico e poetico. E proprio allora, dopo una breve malattia, morì a Roma il 24 gennaio 1937.È ricordato con il suo nome d'arte, "Melius", lo pseudonimo in cui concentrò la sua insoddisfazione e la sua ansia di migliorarsi.